La prevenzione dal cancro con la Frutta, le Verdure ed i Legumi. parte 2 Frutta…
Prevenzione tumore: Frutta, Verdure e Legumi p.1
|La prevenzione del tumore con la Frutta, le Verdure ed i Legumi. E’ tutto Vero??
parte 1
Articolo scritto dal Dott. Giuliano Parpaglioni
Biologo nutrizionista, Master internazionale di II livello in nutrizione e dietetica
Riceve per appuntamento a Brescia (Tel. 030 3390840-1) e Desenzano del Garda (Tel. 030 9914907 / 030 9914897)
Il mondo vegetale è ricco di alimenti molto diversi tra loro: le verdure e gli ortaggi sono poveri in calorie ma ricchi in micronutrienti, al contrario i semi sono molto calorici. Le differenze non si limitano però al tipo commerciale di alimento, anzi: la ricchezza alimentare di questi prodotti è tale proprio perché offrono una vasta gamma di possibilità e le proprietà variano da verdura a verdura e da legume a legume, per questo la variabilità nella dieta è sempre importante.
Nell’ambito di questo lavoro, si può dire che la stragrande maggioranza di questo tipo di prodotti mostra possibili o probabili effetti protettivi, cosa che non fa altro che confermare l’importanza delle verdure, della frutta e dei legumi. Nelle prossime righe andremo a studiare i vari tipi di alimento e a valutarne la loro incidenza sullo sviluppo di tumori.
Definizioni e composizione
Per verdura si intende la parte edibile della pianta, compresi i funghi. Esempi tipici sono le piante a foglia larga o radici, frutti e bulbi, alcune sono ricche di amido e sono già state trattate nel post sui cereali e i tuberi, tutte le altre, non amidacee, possono essere divise in
- verdure verdi (lattuga, spinaci…),
- crucifere (cavolfiore, broccoli…),
- ortaggi bulbosi (aglio, cipolla, porri).
La frutta è rappresentata da quella parte della pianta che ha dei semi, quindi per esempio mele, banane, meloni, arance, limoni e frutta essiccata.
Per la frutta e la verdura i nutrienti principali sono rappresentati da fibra, minerali e vitamine, inoltre contengono alcuni composti chiamati fitochimici, sostanze non nutrienti che esplicano un ruolo benefico sulla salute umana. Sono in genere povere di energia (hanno un apporto calorico basso) ed alcuni di questi alimenti come le verdure agliose o il topinambur contengono un particolare zucchero, l’inulina, che non è un nutriente umano ma è utilizzato da alcuni tipi di batteri intestinali, favorendone la crescita (prebiotico). Le verdure verdi sono ricche in folati, mentre il pomodoro è ricco di licopene.
I legumi provengono da speciali frutti, i baccelli; sono per esempio fagioli, ceci, lenticchie, piselli… A volte sono mangiati insieme ai baccelli come nelle fave, a volte possono essere fatti germogliare come i germogli di soia. I legumi sono ricchi di proteine e carboidrati, quindi hanno un alto contenuto energetico. Hanno inoltre alcuni zuccheri non digeribili che funzionano, come l’inulina, da prebiotici, ovvero vengono fermentati dalla flora batterica intestinale; la soia in particolare contiene fitoestrogeni, sostanze che possono avere un effetto simile agli ormoni femminili (estrogeni).
Per noci e semi intendiamo dei semi edibili circondati da un guscio duro all’esterno; comprendono noci, nocciole, semi di girasole e tutti gli altri. Tecnicamente anche i cereali sono semi, ma sono stati trattati nel post a loro dedicato. Sono il gruppo con più contenuto di grassi, per la maggior parte rappresentato da acidi grassi mono e polinsaturi, sono quindi molto ricchi di energia. Rappresentano inoltre una buona fonte di minerali e vitamine.
Odori, spezie e condimenti sono prodotti di origine vegetale che servono soprattutto per insaporire i piatti. Gli odori sono foglie fresche o essiccate (basilico, rosmarino, salvia) ma queste e altre parti della pianta possono essere usate anche come spezie, basti pensare al rafano che viene da una radice, i semi con cui si fa la senape o il cumino e così via. La ricchezza fondamentale di questi alimenti è data dai composti fitochimici, che come abbiamo detto esplicano spesso funzioni positive sul nostro organismo pur non essendo nutrienti. (prevenzione tumore)
Verdure non amidacee
Bocca, laringe e faringe
- Verdure non amidacee: la maggioranza degli studi mostra un decremento del rischio; alcuni studi hanno mostrato un rischio aumentato in maniera non significativa, quindi probabilmente casuale.
- Verdure non amidacee e frutta: gli studi mostrano un probabile decremento del rischio.
- Verdure crude: gli studi mostrano un probabile decremento del rischio.
- Crucifere: uno studio mostra un incremento significativo del rischio con il consumo di alcuni prodotti tipici orientali come il cavolo in salamoia e il kimchi, gli studi più ampi portano risultati non statisticamente significativi ma la maggior parte degli studi caso-controllo (un confronto tra chi ha una certa condotta alimentare e chi non ce l’ha) mostra un decremento significativo del rischio.
- Verdure a foglie verdi: gli studi mostrano un probabile decremento del rischio.
- Carote: le verdure contenenti carotene mostrano un possibile decremento del rischio, ma i risultati non sono del tutto chiari.
- Pomodori: gli studi mostrano un possibile decremento del rischio, ma i risultati non sono del tutto chiari.
Conclusioni: probabilmente le verdure proteggono dallo sviluppo di cancro alla faringe, alla laringe e alla bocca, in modo direttamente proporzionale al loro consumo. (prevenzione tumore)
Esofago
- Verdure non amidacee: gli studi mostrano un possibile decremento del rischio.
- Verdure non amidacee e frutta: gli studi mostrano un probabile decremento del rischio.
- Verdure crude: gli studi mostrano un probabile decremento del rischio.
- Radici e tuberi non amidacei: gli studi sono contrastanti e non statisticamente significativi.
- Crucifere: gli studi sono per la maggior parte non significativi e a volte contrastanti.
- Ortaggi bulbosi: gli studi mostrano risultati non significativi o, a volte, mostrano un probabile decremento del rischio.
- Verdure a foglie verdi: gli studi mostrano un possibile decremento del rischio.
- Pomodori: gli studi mostrano un possibile decremento del rischio.
Conclusioni: c’è la possibilità che questi alimenti proteggano dal cancro all’esofago, in modo direttamente proporzionale al loro consumo. (prevenzione tumore)
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Stomaco
- Verdure non amidacee: gli studi mostrano un probabile decremento del rischio.
- Verdure gialle e verdi: gli studi mostrano un convincente decremento del rischio. In questo gruppo sono comprese tutte le verdure a foglia verde e quelle gialle e arancioni, come peperoni e carote.
- Verdure a foglie verdi: gli studi mostrano un probabile decremento del rischio.
- Pomodori: gli studi mostrano un probabile decremento del rischio.
- Verdure bianche o pallide: è una categoria scarsamente nota in Italia, le verdure di questo tipo sono più usate in Asia, ad esempio in Giappone c’è la daikon, che è una radice. Gli studi mostrano un convincente decremento del rischio.
- Verdure crude: gli studi mostrano un possibile decremento del rischio.
- Verdure non amidacee e frutti: gli studi mostrano un probabile decremento del rischio.
Conclusioni: probabilmente le verdure proteggono dal cancro allo stomaco, in un modo direttamente proporzionale al loro consumo. (prevenzione tumore)
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Nasofaringe
Le evidenze non sono molte ma è possibile che le verdure non amidacee possano ridurre il rischio di cancro al nasofaringe. (prevenzione tumore)
Polmoni
- Insieme delle verdure: gli studi mostrano un possibile decremento del rischio.
- Verdure non amidacee: gli studi mostrano un possibile decremento del rischio.
- Verdure a foglie verdi: gli studi mostrano un probabile decremento del rischio.
- Insieme delle radici e dei tuberi non amidacei: gli studi mostrano un possibile decremento del rischio.
- Carote: gli studi mostrano un probabile decremento del rischio.
Conclusioni: Alcuni studi non hanno considerato l’effetto del fumo, nonostante questo però è ragionevole dire che è possibile che le verdure riducano il rischio di manifestare un cancro ai polmoni. (prevenzione tumore)
Colon-retto
Nonostante l’abbondanza di dati, questi nell’insieme si mostrano non definitivi. Le evidenze sono limitate ed è solo possibile che le verdure possano ridurre il rischio del cancro al colon-retto. (prevenzione tumore)
Ovaie
- Verdure non amidacee: gli studi mostrano un possibile decremento del rischio.
- Verdure a foglie verdi: gli studi mostrano un possibile decremento del rischio.
Conclusioni: gli studi non sono conclusivi, è ragionevole quindi dire che è solo possibile che le verdure prevengano il cancro alle ovaie. (prevenzione tumore)
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Endometrio
Gli studi non sono conclusivi, è ragionevole quindi dire che è solo possibile che le verdure prevengano il cancro all’endometrio. (prevenzione tumore)
Meccanismi d’azione
Le possibilità che hanno le verdure di ridurre il rischio di cancro si basano sul loro contenuto di nutrienti (fibre e vitamine antiossidanti) e di composti fitochimici (ad esempio flavonoidi e fitoestrogeni) che, nell’insieme, riescono a proteggere il DNA cellulare e a ridurre la possibilità di formazione di cellule cancerose sia con effetto diretto (come per esempio fanno i folati) sia indiretto (come gli antiossidanti). (prevenzione tumore)
Ortaggi bulbosi
Stomaco
- Ortaggi bulbosi: gli studi mostrano un probabile decremento del rischio.
- Aglio: uno studio di coorte (che esamina una popolazione per un certo tempo) mostra un leggero incremento del rischio per una supplementazione di aglio. Per un consumo generico però gli studi mostrano un probabile decremento del rischio.
Conclusioni: un consumo regolare di aglio probabilmente riduce il rischio di cancro allo stomaco, agendo anche su sovracolonizzazioni del batterio Helicobacter pylori. (prevenzione tumore)
Link esterni: tumore allo stomaco
Colon-retto
Nonostante le evidenze siano poche, quelle che ci sono sono sostanzialmente d’accordo, è ragionevole quindi dire che probabilmente l’aglio protegge dal tumore al colon-retto.
Link esterni: carcinoma colon retto, tumori neuroendocrini, tumore del testicolo, prevenzione tumore, cos’è la prostata?
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